micro centrale idroelettrica malgascia | IAKORA | MADAGASCAR

In memoria dei molti viaggi avventurosi fatti con Voi ed a nome ed in memoria di Giovanni possiamo aiutare la missione in Madagascar dei Padri di San Vincenzo De Paoli, noti come Vincenziani.

Dobbiamo raccogliere i mezzi per:
– completare la costruzione di una piccola centrale idroelettrica che producendo energia in una località sperduta ed abitata dovrebbe innescare un circolo virtuoso di sviluppo perenne e sostenibile;
– addestrare il personale per la gestione e manutenzione dell’impianto.

Alcuni dati:

L’impianto completo dovrebbe costare 800.000€
Sino ad oggi la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) ha versato 450.000,00 €
Tra privati vari sono stati raccolti 100.000,00 €
A questi si aggiunge una “quasi promessa” consistente, in parte già onorata, per montare la centrale, la condotta e l’acquedotto. Sono soldi che possono essere spesi, il più tempestivamente possibile, in non meno di 2/2,5 anni

Per completare la costruzione servono nei prossimi tre anni 250.000,00 €. Ne sono già stati spesi 550.000,00 € con soldi della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e della Congregazione Vincenziana.

Con i soldi spesi è stato ultimato lo sbarramento per l’accumulo dell’acqua; è quasi ultimato il condotto orizzontale che conduce le acque in testa alla condotta, è già stato comperato, ma non ancora montato, il materiale per la centrale: condotte, pelton, generatori.

La raccolta del denaro mancante, 250.000€, è già avviata e, salvo imprevisti, dovrebbe esserne garantito il 50% distribuito in tre anni. Il restante 50% deve essere ancora raccolto ma non mancherà il contributo della CEI.

Per addestrare il personale servono circa 10 borse di studio per due anni per istruire due elettricisti, due muratori, due carpentieri/falegnami, due guardiani, due amministratori. Ogni borsa costa 1.500€/anno ed alcune saranno riservate alle donne.

Progetto

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– salto: 85 m
– portata massima: 200 l/s
– portata minima per 2 settimane: 70 l/s
– portata media disponibile 120 l/s
E’ stata fatta una piccola diga; è quasi completo il canale in quota.
Sono già in loco due Pelton IREM da 50KW; sono pure in loco i tubi per la condotta.
Sono da montare le Pelton e la condotta.
Il progetto inoltre prevederebbe un campo fotovoltaico tampone per superare i periodi di “magra”. Il campo fotovoltaico è stato scelto in alternativa ad una diga più grande anche per questioni di sicurezza
Si vorrebbe approfondire l’ipotesi di sostituire il campo fotovoltaico con uno o due motori diesel provenienti da camion incidentati ed un alternatore macchine mantenibili da meccanici locali.

Immagini del cantiere

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